Thursday, September 12, 2013

E' arrivato il full frame!

Dopo un lungo periodo di assenza rieccoci qui con un nuovo post. Chi mi segue su facebook avrà forse intuito che ho da poco acquistato una D600, la "baby" full frame di casa Nikon. L'ho testata ormai a sufficienza in varie occasioni con un Nikkor 50mm AI-S f1.2 e volevo rendervi partecipi delle mie sensazioni.
Inizio col dire che la macchina vale tutti i soldi spesi (ho praticamente sputtanato tutta la quattordicesima, ho venduto la D7000 ed anche un rene per comprarla...) e le differenze in termini di qualità dell'immagine rispetto alla D7000 sono piuttosto evidenti.
La D600 è una specie di mix tra la D800 e la D7000 poiché eredita componenti da entrambe le macchine. Dalla D7000 proviene il sistema di messa a fuoco e la struttura del corpo macchina in metallo e plastica, mentre il sensore e il processore Expeed 3 provengono dalla sorella maggiore D800 (anche se il sensore della D600 ha qualche MPixel in meno, 24 contro 36).
Parliamo subito degli aspetti positivi. Il sensore full frame è veramente su un altro pianeta rispetto ad un APS-C permettendo di ottenere ingrandimenti estremi senza perdita di qualità (o con una perdita accettabile) ed una tolleranza al rumore di fondo decisamente migliore. 
Ecco una delle foto che ho scattato durante una passeggiata a Venezia. In questo caso si nota molto bene la qualità ancora sufficiente della seconda foto, nonostante l'ingrandimento decisamente spinto:



La grandezza del sensore permette inoltre di ottenere una minore profondità di campo, fattore decisamente importante per chi, come me, ama lo sfondo sfocato. A supporto del sensore c'è poi il processore Expeed 3, lo stesso che viene montato sulla D800 e anche sulla D4. Sensore e processore permettono quindi di ottenere immagini di qualità estremamente alta, con una gamma cromatica, contrasto e colori di primissimo livello. Anche ad alti valori ISO la qualità rimane elevatissima tanto che in molti casi risultano utilizzabili immagini scattate a ISO 6400, mentre a ISO 1600 la grana è veramente ridottissima, in alcuni casi quasi impercettibile. Un'altro incremento di qualità notevole rispetto alla D7000 riguarda i filmati, che sempre grazie al nuovo sensore e processore risultano molto più nitidi e con una gamma cromatica superiore.
Una pecca riguarda invece il sistema di messa a fuoco, lo stesso montato sulla D7000, che risulta però lento considerando che si tratta di una macchina professionale. Sconsiglierei quindi la D600 a chi fa fotografie di eventi sportivi. Meglio risparmiare qualche soldo in più e andare direttamente sulla D800. Per chi invece fa altri generi come me, l'autofocus è più che sufficiente. Altre piccole carenze della D600 sono la mancanza del wi-fi e del gps, ma anche qui, sono problemi di poco conto a meno che qualcuno non abbia particolari esigenze. Ovviamente tutti questi difetti, più o meno grandi, sono dovuti ad una scelta ben precisa da parte di Nikon che per ridurre i costi rispetto alla D800 ha dovuto inevitabilmente togliere qualcosa e scendere a qualche compromesso.

Ho testato la D600 con un obiettivo Nikkor 50mm AI-S f1,2 con lenti di qualità elevatissima ed i risultati sono stati veramente fantastici, a volte anche oltre le mie aspettative. La qualità generale delle immagini prodotte è veramente eccelsa. Lo si nota soprattutto in post produzione, dove le modifiche da fare sono veramente minime. Basta un leggero aumento della saturazione ed una sistematina leggerissima alle curve colore ed il gioco è fatto.








Eccovi qualche immagine di prova:









6 comments:

Pietro said...

Auguroni per l'acquisto !! Quando prendo il portatile le voglio vedere bene le foto, ma son sicuro siano eccezionali . Ma soprattutto .. Quello non è un obiettivo .. È uno zaffiro !

Unknown said...

Grazie! Si, l'obiettivo è veramente fantastico! Sicuramente la migliore lente che abbia mai usato! Utilizzarlo a f2 o f2.8 è veramente uno spettacolo!

Pietro said...

fHo dato un'occhiata alle foto della biennale , ottimo lavoro !! Molto particolare lo sfumato ! Lavoravi a massima apertura o e post - produzione ?
Ora non vorrei dire una cavolata , ma quella non è una lente nata per analogiche ? Se si la usi sulla full frame ? A questo punto ti volevo chiedere , visto che sei un collezionista , mi dai qualche dritta sulle lenti a vite m42 ? Volevo prenderne una , visto il rapporto qualità / prezzo .. Sacrificando peso e autofocus certo .. Ma a buon mercato porti a casa una lente luminosissima ! Ho letto qualcosa riguardo anelli adattatori .. Mi consiglieresti un anello ed una buona lente fissa ( intorno al 40 mm ) da spenderci sui 70 euro ? Vorrei qualcosa del genere per la mia 500d :)
P.s. Quest'anno salta il viaggio in Giappone ? Un rene è gia venduto per la macchina xD
P.p.s. Anche io del nord-est , magari faccio un salto ad uno di quei mercatini di cui parlavi qualche post fa

Unknown said...

Grazie per i complimenti Pietro :)

Le foto sono state scattate tutte ad aperture molto grandi, da f2 a f1,2. Lo sfocato quindi è naturale, non ho utilizzato post produzione per ottenerlo.

Si, la lente che ho usato, il Nikkor 50mm Ai-S è stato concepito per le macchine analogiche, infatti non ha autofocus. Lo utilizzo sulla D600 senza problemi visto che la macchina permette di "programmare" le lenti di questo tipo (potevo farlo anche con la D7000 che avevo prima). Basta solo impostare nel menu la lunghezza focale della lente e l'apertura massima. Una volta fatto questo, possono essere trasmesse al corpo macchina le informazioni riguardanti l'apertura del diaframma. L'unica cosa che resta da fare in manuale è la messa a fuoco.

Per quanto riguarda le lenti fisse con attacco M42, ho provato due lenti Carl Zeiss modello Jena e devo dire che mi sono sembrate molto buone. I prezzi non dovrebbero superare i 100 euro per un 50mm f2...se non sbaglio...urge un giretto su ebay :)

P.s.: il prossimo viaggio in Giappone è previsto per Novembre 2014 o per Aprile 2015, però ho già 4 itinerari già pronti :)

P.p.s.: Si i mercatini sono molto belli, e a volte si possono fare anche buoni acquisti. Uno dei migliori è quello di Piazzola sul Brenta, lo fanno ogni ultima domenica del mese, te lo consiglio vivamente!

A presto :)

Pietro said...

Grazie , allora magari cercherò qualcosa !
Mi domando .. Ma non riesci a trovare lavoro ( magari proprio nel campo fotografico ) in Giappone ?
Il giapponese mi pare di capire che lo parli .. Mi è parso di capire che i Giapponesi sono abbastanza xenofobi .. Per non dire razisti .. Ma anche in questo settore un europeo trova difficoltà?

Sto banalizzando , me ne rendo conto , percepisco l'amore per il Giappone ( che in parte condivido ) .. Mi domandavo perché non seguivi ( quello che potrebbe essere ) un tuo sogno .

P.s. Grazie per la dritta sui mercatini :)

Unknown said...

Purtroppo, a parte qualche parolina e qualche frase qua e la, non so parlare il giapponese, e questo ovviamente è un grosso problema. L'altro problema è che in genere in Giappone, le aziende preferiscono dare lavoro prima ai giapponesi (è anche giusto alla fine). Uno straniero ha più facilità a trovare lavoro solo quando può offrire qualcosa che loro non sanno fare. Noi italiani per esempio, siamo molto dotati nel campo della ristorazione o nella moda, quindi possiamo sfruttare questo tipo di attività.
Nel campo della fotografia invece, i giapponesi sono maestri, quindi è veramente difficile che uno straniero trovi impiego in questo settore, a meno che non si chiami Steve McCurry o simili :)

In ogni caso, la lingua è sicuramente il fattore più importante, per il resto, in un modo o nell'altro credo si riesca a trovare qualcosa, se si riesce a rispettare e adattarsi alla loro mentalità (che a me, se devo essere sincero, piace molto) :)